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Storia

Galliera si presenta
Il Comune di Galliera è situato all'estremo nord-ovest della provincia di Bologna, al confine con quella di Ferrara. Dista 29 chilometri da Bologna, che è raggiungibile attraverso la strada provinciale che da Galliera prende nome.
Tre sono le borgate principali: San Venanzio, capoluogo comunale, San Vincenzo e Galliera, oggi frazione ma sede amministrativa nel medioevo ed in età moderna. Gli abitanti, al 31 dicembre 2002, assommavano a 5.267.

Galliera estende il territorio comunale per 37,16 Km quadrati e confina con Malalbergo, San Pietro in Casale, Pieve di Cento ed il territorio ferrarese, da cui è divisa dal fiume Reno. Il reticolo viario comunale si estende per 78,814 Km. Del tutto pianeggiante è il suo territorio, un tempo parzialmente ricoperto dalle acque delle valli, e non vi sono rilievi: l'altitudine sul livello del mare è compresa tra 11 e 21 metri. Il rapporto con le acque ha sempre caratterizzato la sua storia: il corso principale è il Reno che qui compie una vasta ansa prima di volgersi verso l'Adriatico. Il sistema fluviale è completato da alcuni corsi d'acqua in parte creati dall'uomo: Canale Emiliano Romagnolo, Scolo Crevenzosa, Chiavica Riolo e Scolo Riolo, per una lunghezza complessiva di 31,4 Km.

Il tessuto economico è variegato e diversi sono i comparti di attività: 140 operatori nei servizi vari (bar, ristoranti, imprese edili, elettricisti, ecc.), 64 nel commercio, 37 (con 400 addetti impiegati) nell'industria, 14 ambulanti nel mercato di San Venanzio e 14 in quello di San Vincenzo.

Il territorio era già conosciuto in età romana, quando vennero operate le prime operazioni di bonifica. I secoli seguenti vanificarono gli sforzi e in molte terre ritornarono le acque. Nel medioevo diversi erano i castelli presenti, che vengono ricordati nella documentazione dell'epoca. Di tutti questi manufatti non rimangono tracce degne di nota, se non di quello di Galliera. Ne avanza uno spezzone della torre, in laterizio, che si eleva dal terreno per circa 22 metri. Del castello di San Venanzio rimangono invece pochi residui: archi a crociera e indizi di vecchie colonne e capitelli in una casa colonica in via Piatesa, angolo via Castello.

Con l'arrivo dei Francesi nel 1796 si aprì un nuovo capitolo. Il bolognese Antonio Aldini, dalla vendita dei beni appartenuti agli enti religiosi soppressi e ad antiche famiglie nobili, riuscì ad accorpare 52 fondi agricoli tra Galliera e San Pietro in Casale. La tenuta fu acquistata nel 1812 da Napoleone, che la investì poi del titolo di ducato. Il complesso venne venduto dagli ultimi proprietari (Antonio d'Orleans ed Eulalia di Borbone) all'inizio del Novecento.

Brano tratto dal Supplemento "GALLIERA UOMINI FRA TERRA, LUCCIOLE E STELLE" al Giornalino Comunale "Torre" . Hanno collaborato alla monografia Michelangelo Abatantuono, Luciano Bondioli, Franco Ardizzoni, Pro Loco Galliera, Gruppo di Studi Progetto 10 righeFormazione Civile contro le Mafie.

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